Rimangono sempre meno Paesi da toccare nel nostro lungo viaggio pre-mondiale. E le poche terre che ancora non sono state porto per il nostro vascello pirata ospitano le più forti compagini del mondo ovale. In particolare oggi siamo di fronte a dei colossi. Tutte le volte che nelle puntate precedenti ho parlato di loro l’ho sempre fatto con un non so che di reverenziale. E ci mancherebbe. Loro sono la
Il XV della Rosa in questa edizione nipponica della Coppa del Mondo ha due obiettivi. Il primo palese e dichiarato, anche se non ufficialmente: cancellare l’onta della competizione ospitata in casa nel 2015 e terminata con una disfatta di proporzioni quasi epiche. Terzi nella pool, fuori dai quarti di finale. Cosa inaudita e mai successa prima. Gli inventori del rugby fuori dalle prime otto. Non c’è bisogno di ricordare quanto si sia borbottato sui tabloid reali. Il secondo viene detto sottovoce. E molti per scaramanzia non lo dicono nemmeno. Vincere. Tutto. Il mondiale. Prendere la seconda Webb Ellis Cup della propria storia e portarsela, riportarsela, a casa.
E come possono arrivare in fondo gli inglesi? La pool C è considerata da molti il girone di ferro della RWC. Argentina e Francia che scalpitano, USA e Tonga che vogliono fare bene. Ma loro rimangono sopra tutti. Non finissero primi sarebbe veramente una notizia. Loro che hanno strapazzato i Trifogli a Twickenham pochi giorni fa. Loro che stanno ritrovando sempre più i tasselli giusti da mettere nei posti e nei ruoli giusti. Vedi i trequarti sempre più incisivi. Vedi Sua Onnipotenza Itoje. Loro andranno avanti. Molto avanti.
Però sono sempre loro che non sono saliti in cima al ranking, cosa che invece è riuscita ai Dragoni gallesi. Ma il ranking vale quel che vale. Parola di Pichot, mica mia. E se l’Irlanda vincesse nettamente col Galles sarebbe prima. Ma veramente? Forse Pichot mica è così matto, allora. E per quanto riguarda il gioco inglese? La prossima settimana l’Italia affronterà Farrell e compagni a Newcastle in quella che, con ogni probabilità, sarà una ripetizione del pallottoliere già visto a Parigi. E i figli prediletti della Regina quasi sicuramente non si presenteranno con l’artiglieria pesante (cosa che a noi toccherà fino a un certo punto), così come fatto con i gallesi e gli irlandesi. Già, i gallesi. Loro sono in testa al ranking e vogliono auto-nominarsi anti-All Blacks. Loro hanno battuto due volte su tre quest’anno gli inglesi. Loro sono la squadra da battere in Europa, visti questi risultati e come stanno andando le cose in terra d’Irlanda negli ultimi mesi. Galles, poi Inghilterra, Irlanda e tutte le altre.
Ne siamo così sicuri? Partita secca: finale o semifinale. Dareste l’Inghilterra per perdente? Io, quest’Inghilterra la vedo sul tetto del mondo. Per la seconda volta nella sua storia. Ma forse mi sbaglio. Avevo anche pensato che l’Italia in Francia vincesse…