
La settimana scorsa ci ho provato e, a parte i risultati più o meno sballati, devo ammettere di aver azzeccato tutti i pronostici dei quarti di finale: Inghilterra, Nuova Zelanda, Galles di pochissimo e Sudafrica. Quindi mi son detto che non potevo non riprovare a giocare la schedina ovale delle semifinali e dunque eccomi qui, a sprecare fiato urlando quelle che sono le mie squadre preferite.

Inghilterra: se c’è una formazione in questo momento che può battere gli imbattibili, è quella di Eddie Jones. La mediana con doppia opzione di playmaking Ford-Farrell risponde alla coppia Bounga dei tuttineri, la terza linea Curry-Vunipola-Underhill non ha nulla da invidiare ai diretti avversari e la sfida in prima linea vede in Mako Vunipola e Sinckler due degli interpreti meno abbordabili per chiunque. Il fattore aggiuntivo che potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla parte del XV della Rosa? Per la prima volta da mesi, se non anni e, di sicuro, per la prima volta in questo mondiale, non partono come favoriti. Questo può far la differenza: minor pressione, più libertà, più spregiudicatezza. Queste tre cose nelle mani e nelle menti degli inglesi possono rendere il loro ritmo e la loro qualità di gioco irresistibili. Uomo chiave? Watson. Chi può perdere la testa? Sinckler, il big man bad boy.

Nuova Zelanda: dire che sono fortissimi, che sono bravissimi, che sono bellissimi non basta. Dire che sono favoriti, che puntano a vincere, che sono capaci di spaccare i culi a tutti non basta. Diciamo quello che vogliamo, riempiamo libri su libri su di loro e, ancora una volta, questo non basterebbe. Loro stanno lì sul tetto di Ovalia da più di un decennio e con in bacheca tre Webb Ellis Cup, di cui le ultime due stravinte alla grande. Il mondo rugbistico si divide tra chi non li sopporta più e chi li ama sempre e comunque alla follia. Possibilità di vincere domani? Buone. Uomo chiave? Manco a dirlo, Beauden Barrett. Chi può fare un passo falso? Beauden Barrett. Oh, la butto lì.
Risultato: Vincono gli All Blacks. Partita bellissima, almeno 6 mete. Nuova Zelanda-Inghilterra 28-22. Segna per primo Sevu Reece.

Galles: la vittoria risicatissima con la Francia di domenica scorsa testimonia una cosa. Una cosa che evidenzia la più grande e terribile delle caratteristiche che rendono i Dragoni una della big dell’ultimo triennio, se non di più. I gallesi hanno imparato a vincere e, cosa fondamentale, hanno imparato a farlo anche quando non convincono, anche quando la qualità e fluidità del gioco sono chiaramente sottotono, come visto sul rettangolo da gioco contro i Bleus. Fattore che può spaccare la partita: gli Springboks sono favoriti e questo scarico di ansia può giovare agli uomini di Gatland. Uomo che, per l’ennesima volta nella RWC, non fallirà l’appuntamento? Wainwright. Chi può risultare non all’altezza? Halfpenny, ahimè.

Sudafrica: ieri mattina ho ascoltato il sempre bello, divertente e accurato podcast della coppia Bardi-Calamai sulla previsione delle semifinali. La coppia toscana evidenzia come uno dei fattori che possa far pendere la contesa verso la Rainbow Nation sia l’ottima preparazione e programmazione atletica dello staff di Erasmus, capace di non perdere nessun tassello chiave tra le proprie fila per infortunio. Gli altri sbattevano contro il muro Springboks e i mattoni non si scheggiavano mai, frantumando le ossa nemiche. Fino all’altro giorno quando il piccolo grande uomo Cheslin Kolbe si è dovuto fermare per un banale e fastidiosissimo (per lui, per la squadra, per i tifosi e per le speranze iridate) problema alla caviglia. Il duo di ohvale.it non poteva prevederlo, ma questa debacle può veramente influire sulle sorti del match. Kolbe è l’interprete offensivo più pericoloso che ci sia per i sudafricani e la sua assenza non passerà inosservata. Uomo chiave? Faf De Klerk e il suo pepe. Chi potrebbe essere il meno in palla? Pollard, chiamato alla perfezione nei calci, avendo davanti la coppia Biggar-Halfpenny.
Risultato: il Galles resta in partita fino alla fine e, come contro la Francia, vince negli ultimi cinque minuti. Punteggio basso con una meta per parte, grandi difese. Galles-Sudafrica 13-11. Prima meta di Moriarty.
E allora appuntamento alle ore 10 di sabato per Inghilterra-Nuova Zelanda e alle 10 di domenica per Galles-Sudafrica. Entrambe le partite saranno trasmesse in diretta su RaiDue e RaiPlay.