Una giornata quasi primaverile, fa da cornice ai recuperi della prima giornata, due su tre, Colorno è stata fermata dal solito, maledetto, virus che ormai ci affligge da un anno; e così Petrarca – HBS Colorno è stato rimandato al 3 aprile.
A risollevare il morale dei tifosi italiani ci ha pensato Luna Rossa che, battendo 7 – 1 Ineos UK ha riscattato la sconfitta di Twickenam e vola (è proprio il caso di dirlo), in finale contro New Zeland, all’urlo di “Siamo italiani, e che cavolo!” Checco Bruni, uno di noi.
E veniamo ai due match di oggi.
Al CPO Giulio Onesti va in scena il secondo derby romano, la Lazio ospita le Fiamme Oro.
Per me l’ennesimo derby del cuore che vede il trio Esteki, Mattoccia, Zileri, contrapporsi al duo Cornelli, Chianucci.
Biancocelesti che partono molto bene con un Montemauri molto ispirato che mette in crisi le retrovie cremisi ma fallisce l’occasione di meta. Poco male perché in cinque minuti piazza due volte la palla tra i pali e porta i suoi sul 6 – 0. E sempre cinque bastano ai poliziotti ovali per organizzarsi e partire, Daniani rimedia un giallo, la palla esce dalla mischia, Di Marco apre la strada (sarà per questo che il suo ruolo si chiama apertura?!?!?) per Lai che dalla parte opposta, solo soletto, si tuffa in meta, rituale del caso e il buon Filippo trasforma portando i suoi avanti. Altri cinque minuti, no sono sei, e Vaccari recupera un pallone che schiaccia oltre la linea, Di Marco non trasforma e siamo 6 – 12. Il buon momento dei cremisi si concretizza in una maul da penaltouche che porta Zago a segnare la terza meta, con le mie inquiline mentali che esultano con un “Obabaluba!”
Questa l’abbiamo capita in 5. Andiamo oltre. Di Marco centra i pali e siamo 6 – 19. È trascorsa mezz’ora e sembra che il XV della Polizia voglia dilagare, ma la Lazio guadagna un calcio piazzato che l’ottimo Montemauri non sbaglia e la prima frazione si chiude 10 – 19.
La ripresa vede ancora le Fiamme all’arrembaggio a presidiare la metà campo avversaria e dopo un quarto d’ora questo assedio porta i suoi frutti con la meta di bonus di Davide Fragnito che il preciso Di Marco trasforma portando i suoi ad un +17.
Partita chiusa? Macché. Il bonus subito sortisce l’effetto di una doccia fredda sì, ma tonificante per i ragazzi di Pratichetti che partono alla carica, con Ferrara, ottima prova anche la sua, che schiaccia in meta in uscita dalla maul. Montemauri trasforma e siamo 16 – 26. Trascorrono 5 minuti, oggi si va di cinque in cinque, e i padroni di casa guadagnano un altro fallo che riporta il solito Montemauri in piazzola, il quale segna ancora portando gli aquilotti sotto break 26 – 19.
E qui cominciano i minuti infermali dei poliziotti, che rimediano un uno – due di cartellini gialli che li lasciano in 13. Il primo a salutare la curva è Roberto Tenga per aver ripetuto un fallo (ma non mi ricordo quale), seguito quasi a ruota da Cristian Lai punito per una pulizia irregolare. Fase finale del match che vede l’assalto biancoceleste col XV casalingo praticamente piantato nei 22 cremisi ed una difesa all’arma bianca dei ragazzi di Green. Con un Forcucci che chiude porte e portoni e sposta cose e persone – Ale giuro ti chiamo quando decido di cambiare disposizione dei mobili – come se niente fosse. Si apre anche un sopracciglio ma “No non è niente solo un paio di punti”. Beata gioventù. L’arbitro fischia e con un bel 19 – 26 le Fiamme si aggiudicano il derby e 5 punti (più due del nostro pilastro, ah no, quelli non contano), mentre la Lazio il bonus difensivo.
MOM Alfonso Damiani
Marcatori: p.t. 5’ cp Montemauri (3-0), 6’ cp Montemauri (6-0), 11’ m. Lai tr Di Marco (6-7), 18’ m. Vaccari (6-12), 28’ m. Zago tr Di Marco (6-19), 33’ cp Montemauri (9-19) s.t. 56’ m. Fragnito tr Di Marco (9-26), 62’ m. Ferrara tr Montemauri (16-26), 66’ cp Montemauri (19-26).
Al Patastadium Calvisano si prende la rivincita sul Mogliano.
I ragazzi di quel genio di coach Costanzo (sì sono di parte lo ammetto), contrastano la fisicità e la forza dei padroni di casa con un’ottima mischia ed una buonissima difesa, dando vita ad un’altra partita tirata ed equilibrata col risultato sempre in bilico.
Formazione veneta con assenze importanti, Brian Ormson all’ultimo momento ha dato forfait, due infortuni durante la partita (caro karma vogliamo finire questo ingiustificato accanimento? Grazie) e qualche problema di indisciplina (due cartellini gialli) hanno condizionato indubbiamente la loro performance. Ciononostante i biancoblù hanno dato battaglia fino alla fine senza mai tirarsi indietro, anzi finendo la partita in avanti. Segno questo di grande confidenza dei propri mezzi e convinzione del lavoro fin qui svolto. Tutti elementi che serviranno ai trevigiani per affrontare la difficile terna di partite che li vede impegnati. Oggi Calvisano, domenica prossima Valorugby in casa e poi trasferta a Viadana.
Sulla sponda giallonera grossa pressione sui punti d’incontro e tanta fisicità, insieme al solito metaman Samuela Vunisa, piratissimo all’arrembaggio, mettono in salvo la vittoria. Ma nel secondo tempo i ragazzi di coach Guidi mi sono apparsi molto affaticati e, onestamente, non ho capito per quale motivo non abbia sfruttato tutti i cambi a disposizione. Ma lo dico da profana sicché abbiate pazienza e non vi arrabbiate, lo sapete che ho delle inquiline mentali molto curiose ed un po’ petulanti.
Mom Samuela Vunisa
Marcatori: pt. 2’ cp Da Re (0-3); 23’ cp Hugo (3-3); 32’ mp Calvisano (10-3); 36’ m Abanga (10-8); 37’ tr Da Re (10-10); st. 57’ m Vunisa (15-10); 58’ tr Hugo (17-10)
Prossimi recuperi domenica 28 febbraio:
Colorno – Calvisano;
Petrarca – Lazio;
Mogliano – Valorugby;
Viadana – Fiamme Oro.
“Vuoi essere il migliore? Fallo per te stesso.” [Ensi – ‘Eroi’]