Le ragazze terribili e la Francia: il Sei Nazioni Femminile

Allo Stade Beaublanc di Limoge, in una partita dura, le nostre ragazze sono state fermate 45 – 10 dalle padrone di casa, che hanno sempre condotto il gioco, sfruttando al massimo tutte le occasioni in loro favore, conquistando il punto di bonus.

Anche oggi come ieri con l’Under20, un risultato troppo severo: sicuramente la Francia ha dimostrato di essere superiore a noi in più fasi, ma le ragazze non hanno mai mollato restando in partita fino alla fine.

Sì, lo ammetto sto rosicando e neanche poco. Non sono una professionista, fatico a restare obiettiva specialmente quando si tratta di partite come questa caratterizzate da episodi. Sono cresciuta con Velasco, quindi non cerco alibi né scuse, le francesi hanno dimostrato che il posto in classifica sopra a noi è meritato, ma io rosico lo stesso. Due mete ed un piazzato (Forlani, Banet, piazzato e trasformazione di Tremouliere) in neanche 17 minuti avrebbero stroncato le gambe a chiunque ma le nostre ragazze non sono chiunque ed hanno cercato di reagire muovendo il tabellino con Sillari al minuto 26. Le transalpine rispondo con un’altra meta di Banet sempre trasformata da quel cecchino della Tremouliere, ma al 44esimo su ennesimo attacco delle padrone di casa c’è un intercetto di Sara Barattin che a grandi falcate si invola in meta per quella che sarà di fatto l’unica meta azzurra.

Credit Fir

Nella ripresa le Bleu, oggi in bianco, trovano il punto di bonus con Annery e nei minuti finali una meta tecnica con giallo a Stefan ed un’altra di Sansus inchiodano il risultato sul 45 – 10.

Nonostante il risultato questa Nazionale ci piace tanto. Queste ragazze che lottano sono quello che vogliamo vedere. E a dispetto dei numeri sul tabellino per me oggi resta il volto sorridente di Sara Barattin poggiato sulla palla ovale dopo una corsa infinita, la grinta di Giada Franco che spinge in mischia, gli occhi scuri e determinati di Silvia Turani, le espressioni trasparenti di Bea Rigoni, la concentrazione di Michela Sillari e la diplomazia di Elisa Giordano (quando l’arbitro ha decretato la meta tecnica ed il giallo gli ultras del mio condominio mentale sono esplosi).

Infinita Barattin. Foto FIR.

Anche oggi a condividere le mie ansie ed a colmare le grosse lacune della mia ignoranza rugbistica Isi Locatelli, che ringrazio infinitamente per la preziosa assistenza.

Ciao Isi, faccio una fatica bestia a edulcorare le mie parole. Sicché partiamo dalla didattica, premesso che le francesi sono state più brave, che spunti di riflessione ci hanno dato?

Sicuramente è stata una partita dura, ho sofferto per loro da fuori. Le francesi sono sempre state molto fisiche e molto consistenti sia in difesa che in attacco, e anche questa volta sono state in grado di dimostrarlo.

Cosa fai per scaricare l’ansia? Io cucino e te?

Di solito inizio a dire o fare cose stupide per levarmi il pensiero della partita, tipo ballare e cantare in mezzo alla stanza, oppure sento la mia amica Elisa Pillotti in modo da dire qualche battuta e per ridere fino a piangere per non pensare, che se lo faccio è sempre peggio!

Come ti capisco!! Che fai per smaltire una delusione rugbistica?

Sia in ambito rugbistico che no, passo una o due giornate a pensare a cosa ho sbagliato e dove posso migliorarmi, poi è inutile rimuginarci troppo quindi mi faccio un programma nella mia testa di cosa devo fare e fine, si riparte da capo per fare meglio la volta dopo. Penso che alla fine il passato ormai è passato, bisogna pensare a cosa si può fare ora per un futuro migliore. Quindi delusione sicuramente, ma fino ad un certo punto.

Ci sarai a Legnano?

Ovviamente sì! Sarò sugli spalti a tifare Italia insieme a tutti gli altri, non vedo l’ora!

Foto FIR.

Allora Isi ed io vi aspettiamo a Legnano il 23 febbraio contro la Scozia, vi attendiamo numerosi.

 “A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore.” [Diego Dominguez]


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