Finale RWC: ecco chi vince secondo il pronostico pirata

Dopo che la settimana scorsa ho miseramente fallito il pronostico delle vincenti delle semifinali della RWC, titolando che Neri e Rossi avrebbero passato il turno, è necessario che questa volta azzecchi il risultato della partita più importante di tutte. Voglio andare oltre ogni aspettativa, dare dati, dare impressioni, dare certezze a voi lettori. Sarò specifico e infallibile. Sarò più inattaccabile del mitico pendolino di Mosca.

Inghilterra-Sudafrica: una partita che già nel nome delle protagoniste nasconde la storia del mondo ovale. Tre titoli mondiali; cinque finali disputate, di cui quella del 2007 l’una contro l’altra; otto volte tra le prime quattro. L’efficacia nel corso della storia del torneo iridato pende verso il Sudafrica, ma il percorso di altissimo livello e di impeccabile perfezione di questa edizione giapponese fa presagire una vittoria inglese.

Ma ci sono altri mille fattori. Il Sudafrica ha vinto due finali su due, ma ha perso la prima partita di questo mondiale con gli All Blacks e nessuno ha mai vinto la Rugby World Cup perdendo una partita nel corso dei gironi. L’Inghilterra ha di fatto giocato un match in meno, saltando l’impegno non semplice contro la Francia, a causa di Hagibis, ma è anche vero che a parte la Nuova Zelanda gli avversari della pool B erano nettamente inferiori agli Springboks. Ahinoi, anche l’Italia. Nessuna delle due ha avuto grandi infortuni durante i mesi in Giappone: Heinz dà forfait proprio prima della finale per Eddie Jones, mentre Kolbe è ritrovato in extremis da parte di Erasmus dopo la semifinale saltata. L’Inghilterra gioca un rugby molto fisico, dimostrandosi di essere perfettamente a suo agio nel far viaggiare il pallone e sperimentare con i trequarti. Il Sudafrica gioca un ottimo rugby, eccellendo in tutto ciò che comporta la distruzione fisica dell’avversario.

Come dire dunque chi vincerà? Davvero difficile. Una considerazione sul tipo di partita che gli spettatori potranno vedere domani mattina ore 10 su RaiDue: potrebbe essere un incontro bruttino. Se la formazione degli Springboks perdurasse nell’impostazione di un rugby fatto di calci dalla base di Faf De Klerk, così come visto per tutto il corso della semifinale coi Dragoni, con l’obiettivo di spostare il fronte di gioco nella metà campo avversaria e salire a bomba con i suoi armadi a quattro ante che costruiscono la linea di difesa… beh, potrebbe essere una partita con poco estro e tanti muscoli. Resta da capire come si comporterà il XV della Rosa: entrare nella mente di quel diavolaccio di Eddie Jones è pressoché impossibile. Potrebbe replicare la cattiveria agonistica mischiata all’eleganza delle mani di tutti i suoi uomini in campo, così come visto contro gli All Blacks, oppure addirittura decidere di sfidare direttamente sul campo della potenza fisica i maestri downunder di questa disciplina. Unica certezza: l’intensità sarà altissima.

Resta un’ultima incognita prima di dirvi come andrà la finale: Jerome Garces. L’arbitro che tutti ci aspettavamo in finale era ovviamente Nigel Owens, tagliato fuori dai giochi però da un infortunio durante la semifinale arbitrata la scorsa settimana. Il francese è il primo transalpino a calcare un palcoscenico di questo livello e la pressione mediatica è su di lui. Personalmente poi, tra tutti i referee di questa coppa del mondo, è probabilmente quello che mi è piaciuto e mi ha convinto meno. Specialmente nella gestione delle fasi statiche. Sono certo che dirigerà la partita in maniera impeccabile. Non ha alternative, altrimenti sai che casini…

Ecco come andrà a finire. Tre calci di punizione per l’Inghilterra convertiti da Ford: Eztebeth non rotola, Mapimpi high tackle, De Allende fuorigioco. Due punizioni con pali centrati da Pollard: mischia inglese che crolla entrambe le volte. Due mete inglesi: prima May all’angolino, Ford non converte; poi Underhill vicino ai pali e Ford che estende a sette i punti. Una sola la segnatura degli Springboks: Kolbe, Pollard converte. Finisce 21-13 per l’Inghilterra, che alza la Webb Ellis Cup con Curry man of the match della finale.

Oh, se poi mi sbaglio vi giuro che non vi do più indicazioni su come giocare le schedine. Promesso!


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